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La Chirurgia Traumatologica Effettuata tramite lo studio ORTHOZONE, si occupa di trattamenti medici e chirurgici in elezione dell’anca, del ginocchio, della caviglia e piede, della spalla e della mano.

I nostri chirurghi si occupano inoltre di attività medica e chirurgica in ambito traumatologico del sistema muscolo-scheletrico.

Chirurgia dell’anca

Grazie all’altissima specializzazione e all’innovazione dei materiali utilizzati e delle tecniche chirurgiche, l’unità operativa offre un trattamento d’avanguardia nel trattamento della patologia traumatica e degenerativa dell’anca (displasia congenita, esiti del conflitto femoro-acetabolare, Morbo di Perthes, necrosi avascolare della testa del femore, …). Vengono eseguiti di routine trattamenti conservativi e protesici dell’anca.

Il trattamento delle fratture complesse degli arti e del bacino e dei loro esiti è un ulteriore campo di interesse, con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia.

Viene svolta anche un’attività chirurgica ortopedica che abbraccia tutte le patologie dell’apparato locomotore, con particolare attenzione al trattamento meno invasivo e/o artroscopico.

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L’attività sportiva, malgrado abbia lo scopo di migliorare la salute e la funzionalità delle strutture osteomuscolari, è caratterizzata dal continuo ripetersi di gesti atletici che espongono le ossa, i muscoli e le articolazioni al rischio di patologie. La traumatologia sportiva è quella branca della medicina dello sport che si occupa della diagnosi e del trattamento dei traumi e delle lesioni muscolari, ossee e articolari procuratesi durante l’attività sportiva. Gli infortuni da sport possono essere di viario tipo, in particolare si distingue tra infortuni da contrasto, da caduta, da tensione o sforzo.

Nel caso degli infortuni da contrasto, tipici degli sport da contatto (rugby, calcio, basket, etc.), si tratta di traumi diretti, provocati da una forza che schiaccia sul muscolo e/o sull’osso causando la lesione, mentre gli infortuni da caduta e da tensione o sforzo rappresentano traumi indiretti, ovvero non causati da forze esterne, e sono tipici degli sport individuali (atletica leggera, corsa, body building, etc.).

In tutti i casi elencati e in molti altri, la traumatologia sportiva provvede alla riabilitazione dell’area ossea, muscolare o articolare interessata dalla lesione, ripristinandone la corretta funzionalità attraverso il trattamento più adeguato al singolo caso: chirurgia,fasciatura, gesso, tutore, fisioterapia, etc. Si pensi, ad esempio, all’infortunio alla clavicola subito dal campione di sci Alberto Tomba nel 1989 in Super G da cui, grazie ad un corretto trattamento con bendaggi, si riprese al punto da continuare a gareggiare per altre 10 anni vincendo altre due medaglie d’oro. Nel 2006 il calciatore della Roma Francesco Totti riportò una frattura al perone con lesione dei legamenti, dalla quale guarì nel giro di pochi mesi in seguito ad intervento chirurgico e ad un trattamento di recupero tramite tutore e riabilitazione in acqua. Più recentemente, nel 2010, il campione di MotoGP Valentino Rossi subì una frattura scomposta di tibia e perone che richiese uno specifico trattamento chirurgico col supporto di mezzi di sintesi metallici e che gli consentì, dopo un opportuno recupero, di guarire in tempi record e tornare a correre.